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"Dicembre, è tempo di McCann: nuovi tagli.
Da qui alla fine dell’anno 13 persone saranno lasciate a casa dalla sede milanese di McCann mentre il reparto produzione romano sta per essere smontato e rimontato in Lombardia come un mobile dell’Ikea: chi non accetterà il trasferimento, naturalmente, verrà licenziato.
È evidente che il rilancio pubblicizzato qualche giorno fa sulle fanzine non è altro che una disperata manovra per evitare l’iceberg, così come è evidente che oggi il transatlantico McCann viaggia sotto il comando MRM.
McCann non è la prima agenzia che cerca di seguire la rotta digitale, unico comparto in crescita nel nostro settore, ma i precedenti non sono rassicuranti. Delfino c’ha provato con Ogilvy con il risultato di portare l’agenzia verso il disastro e lui stesso sulla rampa di lancio, in uscita. JWT ha dato potere assoluto al management RMG, poi però la Valchiria Slavata si è presa due direttori creativi di peso nell’atl.
La verità è che il digital non è remunerativo come l’advertising, neppure adesso, quindi un’agenzia per reggere una virata del genere ha due possibilità: o moltiplica il lavoro, e quindi investe sull’esperienza delle persone, oppure riduce i costi in maniera drammatica. Visti i licenziamenti e le ristrutturazioni in corso non c’è dubbio quale sia la strada che McCann ha deciso di intraprendere.
Che poi non è detto che il management sia consapevole di tutto questo: dati i pessimi risultati e la schizofrenia gestionale degli ultimi anni è possibile invece che sia incapace di mettere in atto una strategia.
Nel frattempo l’agenzia non è riuscita a fermare l’emorragia di clienti. Questi i budget più importanti persi negli ultimi sei anni: Mulino Bianco, Algida, costa Crociere, SSK, Gazzetta dello Sport, Vodafone. A cui si dovrà aggiungere adesso Opel.
McCann Milano e McCann Roma sono sempre state due realtà diverse e autonome. La ristrutturazione in atto però lascia intendere che Roma abbia perso la sua indipendenza a discapito di Milano. È un peccato dal punto di vista creativo in quanto Roma ha sempre espresso punte di eccellenza. È una scelta discutibile dal punto di vista manageriale in quanto la sede romana è sempre stata quella più attiva e solida delle due.
Ma le scelte sono state fatte. Se come temo non dovessero dimostrarsi quelle giuste, e cioè non arrivassero nuovi clienti a breve, i licenziamenti in McCann potrebbero raggiungere quota 30 o 40 entro luglio 2012.
Tempi duri per il network Interpublic che non se la passa bene neppure in casa Lowe Pirella Fronzoni: Umberto Casagrande ha appena accettato la buonuscita che gli è stata offerta per andarsene.
Tanti saluti da Bad Avenue.
D. D. "
fonte:
http://badavenue.wordpress.com/2011/12/11/dicembre-e-tempo-di-mccann-nuovi-tagli/