sabato 26 marzo 2011

proprio come gli antichi Maya



E poi siamo arrivati alla fine_Joshua Ferris




"... ... Di solito ci venivano affidati incarichi che assolvevamo in maniera adeguata e professionale. Certo cazzate ne facevamo. Errori di stampa, cifre spostate. 
Ci occupavamo di pubblicità e i dettagli erano importanti.
... ...
Noi ci annoiavamo tutti i giorni. La nostra noia era sempre in corso, una noia collettiva e non sarebbe mai morta perchè noi non saremmo mai morti.

... ...
Vivevamo nell'era delle brochure e dei gadget. Il mondo faceva i soldi con internet, e ne beneficiavamo anche noi. Era nostra convinzione che il progetto del logo fosse importante quanto la performance del prodotto e i sistemi di distribuzione.
"Terribilmente geniale" era l'espressione che usavamo per descrivere i nostri logo. "Serie C" quella con cui descrivevamo i progetti delle altre agenzie, a meno che i logo non fosse davvero bello, nel qual caso ci inchinavamo, proprio come facevano gli antichi Maya davanti ai loro dei pagani.
E come loro, anche noi pensavamo che non sarebbe mai finita.
... ..."



Cinico e bello questo racconto, specchio della follia e dell'arroganza di questo "mondo irresistibile".  
Ho pensato a tutti gli art e i copy che nonostante tutto, nonostante il mercato sia ormai saturo e stufo di gente che si improvvisa a fare questo bellissimo lavoro, continuano a fare la loro professione con serietà e curiosità. 
Agli "altri"... i furbetti, ci penso ogni volta che vedo una pseudopubblicità o uno pseudosito, frutto solo di testi copiati qua e là da internet e immagini aride che non dicono nulla. 
Qualcuno ogni tanto... forse passa anche di qua.

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