È proprio come in ascensore. Quel "mezzo" pubblico e contemporaneamente intimissimo, il posto dove ogni incontro diventa interminabile, il tempo sembra non passare mai... e il silenzio è a dir poco imbarazzante. C'è lo sguardo, il sorriso... si guada un po' la punta di piedi e un po' si lancia un'occhiata all'orologio. C'è chi fissa i pulsanti e chi guarda fisso in avanti. Il nostro piano non arriva mai. Un altro sorriso allora?
Eh... bhe per fortuna c 'è "IL TEMPO" Eccolo.
L'argomento "salvagente". "Che tempo eh? Nevica ancora? Ha visto che disastro le strade a Torino?"
Ecco si. Il classico argomento da ascensore, che serve a disgelare gli sguardi e talvolta gli umori.
SI. Ma in ascensore, tra sconosciuti, tra persone che in comune hanno solo quel metroquadrato, e, soltanto per qualche secondo. Qualche lunghissimo, interminabile secondo.
Poi succede fuori da lì. E pensi: "ommioddio, che è 'sta domanda? È davvero una domanda??"
Gia, perchè è una CAVOLO DI DOMANDA. Soprattutto se poi, quella è l'unica domanda che fai, o che ti viene fatta. Dopo una domanda così, di che puoi parlare? È come dire al tuo interlocutore "Mi rivolgo a te per educazione.. ma non ho nulla da dirti".
Poca curiosià? ... mmm... intendo la curiosità bella, quella che ti fa scoprire e imparare. ... ... allora, se non siamo curiosi, di sapere, se davvero non ci interessa, non è meglio il silenzio?
Un bel metro quadrato, moquettato e silenzioso. Il silenzio. Con musica in sottofondo. Così non ci viene la voglia matta di parlare a tutti i costi, per non apparire maleducati.
... una volpe stasera ha deciso di fermarsi in tempo, e mi ha "lasiata passare". Perfortuna.
Eh... bhe per fortuna c 'è "IL TEMPO" Eccolo.
L'argomento "salvagente". "Che tempo eh? Nevica ancora? Ha visto che disastro le strade a Torino?"
Ecco si. Il classico argomento da ascensore, che serve a disgelare gli sguardi e talvolta gli umori.
SI. Ma in ascensore, tra sconosciuti, tra persone che in comune hanno solo quel metroquadrato, e, soltanto per qualche secondo. Qualche lunghissimo, interminabile secondo.
Poi succede fuori da lì. E pensi: "ommioddio, che è 'sta domanda? È davvero una domanda??"
Gia, perchè è una CAVOLO DI DOMANDA. Soprattutto se poi, quella è l'unica domanda che fai, o che ti viene fatta. Dopo una domanda così, di che puoi parlare? È come dire al tuo interlocutore "Mi rivolgo a te per educazione.. ma non ho nulla da dirti".
Poca curiosià? ... mmm... intendo la curiosità bella, quella che ti fa scoprire e imparare. ... ... allora, se non siamo curiosi, di sapere, se davvero non ci interessa, non è meglio il silenzio?
Un bel metro quadrato, moquettato e silenzioso. Il silenzio. Con musica in sottofondo. Così non ci viene la voglia matta di parlare a tutti i costi, per non apparire maleducati.
... e per a buona notte...
... una volpe stasera ha deciso di fermarsi in tempo, e mi ha "lasiata passare". Perfortuna.
Besos