martedì 11 agosto 2009

radici



Quercus_ilex_rotundifolia







... ci sono quelli che si rivolgono a te, senza guardarti in faccia, sindacando su chi fai entrare in casa e chi no... perchè esistono i PADRONI e quelli che non sono padroni.

Non è sempre e solo spettegolare. Si possono scambiare opinioni anche su come fare la parmigiana, senza cattiverie. Senza cattivi né buoni. Senza giudicare troppo chi ha pensato di farti una gentilezza.
Ma, alcune persone, hanno paura dei loro simili, solo perchè fanno ricordare loro le proprie radici.

Fa paura la gente umile, perchè non si vergogna di dire "ebbene si, lavoro perchè ne ho bisogno per vivere: per comprare il pane e i libri ai miei figli...e poi le bollette, la benzinaa!!!!"

Fa meno paura, sentirsi "simili" a quelli che "sono quello che hanno", e spesso "fanno finta di essere quello che vorrebbero avere".
Eccoli.
Fanno i professionisti. Sono quelli che "li trovi sempre al cellulare"... perchè oggi, non sei nessuno, se la gente non ti cerca in continuazione al cellulare. DEVI essere sempre super ricercato e impeganto... anche se poi, dall'altra parte del cavo, c'è solo l'ennesimo pseudoprofessionistasuperimpegnato che ti fa domande inutili... tipo "e la data della sagra dell'anguria belga???...sai mica chi la organizza e quando sarà... perchè proprio non me la posso perdere!!!???"

LORO PIACCIONO SEMPRE, dànno sicurezza, e non ti fanno sentire quello che sei: una persona come tante altre, nulla di speciale, una casa, un lavoro in fabbrica o magari in uno sfigatissimo ufficio; una bella festa di matrimonio, una fiat presa a rate, il vestito buono per le feste, i birkenstok per l'estate e la messa di mezzanotte a Natale.

Forse, è che papà non ha mai avuto padroni, il motivo per cui nessuno di noi tre ha la "sindrome del padrone".

Esiste il rispetto, che va oltre le "etichette", i cartellini, i nomi di ottone sulle porte, l'orologio grande e l'occhiale cool. Alcune persone dovrebbero ricordarsi che sono speciali per il solo fatto che esistono, e che sono fortunate, perchè ogni mattina si svegliano "ricordandosi chi sono" e si possono guardare allo specchio "vedendo chi sono".

... ci sono quelli che si rivolgono a te, senza guardarti in faccia...

e poi ci sono quelli che si girano verso di te, per il solo motivo che sentono il tuo suono. Non hanno né voce occhi. Se ascolti bene però, senti il fruscio delle loro ali...

...domani sarà una giornataccia... e io mi devo ricordare di mettere in borsetta un "qualcosa" che scriva bene... sulla carrozzeria :)

...'notte!

martedì 4 agosto 2009

... chi passa la vita a guardare il mare...



P O N T I L E







[Le città di mare
]

"Le città di mare
Sono i punti del mondo dove vanno a finire
I rumori di fondo delle autostrade
Le città di mare
Che fanno pensare
Ad un girotondo
Di incontri mancati e di grandi amori
E notti di stelle passate fuori
E la luna che nasce
Per potersi specchiare
... ... ...
Le città di mare
Sono i punti di incontro di mille avventure
Di lingue diverse e di facce scure
Di gente che passa
E si ferma a guardare
Le città di mare
Che son fatte apposta per non far capire
Se la storia più bella deve ancora venire
... ... ...
Ed ogni favola può essere vera
È una nave nel porto che ieri non c’era
Ed è una scelta
Ogni incrocio di strada
Ed ogni strada è stretta
E chi va di fretta e sa quello che vuole
Chi passa la vita a guardare il mare"

Eugenio Bennato_1984




domenica 2 agosto 2009

aperitivo... in giallo

... Animali e pazzoidi vagano nella notte


Vi "regalo" un giallo, per l'aperitivo di questa sera... olive, pasta fredda, salatini, patatine, tartine... ovviamente vietati gli analcolci...


"... ... ...
Né birra. Né vino. Né Handel.
Quetso valeva per tutti i compositori, perciò non era certo colpa di Handel.
... ... ... Il buio in mezzo agli alberi e ai cespugli sembrava quasi abbracciarlo, e il silenzio era profondo. Il parco ascolta, pensò mentre avanzava piano... verso il cuore delle tenebre, un'immagine insolitamente azzeccata. Di notte i sensi della natura si schiudono, diceva Mahler. Di giorno la natura dorme e si lascia osservare, ma nell'oscurità prende vita, basta uscire e mettersi in ascolto. Verissimo, senza dubbio.
V
an Veeteren scosse la testa per interrompere il flusso dei pensieri e liberarsi delle ampollosità.
... ... ... Vado in giro di notte per non diventare pazzo, pensò.
Nient'altro. Poi sentì un ramoscello spezzarsi da qualche parte nell'oscurità.
Si rese conto di non essere solo.
Animali e pazzoidi vagano nella notte.
... ... ..."






Carambole_Hakan Nesser


Scettica, ho comprato questo libro perchè mia sorella (ormai mia pusher ufficiale di libri) una sera al telefono mi ha chiesto "e i gialli... non ti piacciono i gialli???" ... eh no, non impazzisco né per libri né per film gialli.

Mi ha dato tre titoli.


Ovviamente il foglietto è finito in qualche angolo della mia casa... e qualla mattina con mia nipote alla Fnac, Carambole, è stato l'unico a farsi "ricordare".
Molto bello per come è scritto; Nesser racconta i fatti dando un'anima ai personaggi: il romanzo non ruota totalmente intorno al classico "delitto", ma, intorno alla vita delle persone. Ognuno ha una vita, a volte imprevedibile, con passioni e debolezze.
Ognuno ha una vita. Come nella vita.
Bello perchè, tutto si risolve, solo quando le vite si incrociano, e tu sei lì, con le pagine tra le dita, con il colpevole "sotto gli occhi", a camminare per le strade di una cittadina piccola piccola della Svezia.


Buona lettura! :)... besos, Ci'.